di Toni Balbo
Si chiamava Balbo Giacomo, nato a Leinì nel 1790, era il fratello del mio trisnonno Francesco.
Fu arruolato nella Grande Armée, l’esercito dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, all’età di diciotto anni, nel 1808.
In quel periodo il Piemonte era annesso alla Francia, per cui anche i piemontesi erano chiamati alla coscrizione obbligatoria.
Del mio avo mi rimangono due bei ricordi: la sua sciabola e la medaglia di Sainte Hélène.
La sciabola è simile a quella in dotazione della cavalleria leggera napoleonica, con sul ramo di guardia cinque sfere, dette anche perle.
Per quanto riguarda la medaglia occorre una descrizione più approfondita.
Napoleone I morì il 5 maggio del 1821 all’isola di Sant’Elena e nel suo testamento espresse il desiderio di ricompensare coloro che avevano combattuto con lui, lasciando la metà del proprio patrimonio privato per questo scopo. Napoleone III, nel 1857, fece coniare una decorazione speciale da conferire a tutti i combattenti sopravvissuti e la chiamò “medaglia di Sant’Elena”.
La medaglia consiste in un disco di bronzo sul cui diritto figura il profilo dell’imperatore Napoleone I attorniato dalla scritta “NAPOLEON I EMPEREUR”, il tutto inscritto in una corona di rami d’alloro intrecciati. Sul retro la scritta “CAMPAGNES DE 1792 A 1815. A SES COMPAGNONS DE GLOIRE SA DERNIERE PENSÉE. S. HÉLÈN 5 MAI 1821″ (Campagne dal 1792 al 1815. Ai suoi compagni di gloria il suo ultimo pensiero. Sant’Elena 5 maggio 1821). La medaglia è sormontata dalla corona imperiale francese. Il nastro è composto da sette strisce rosse alternate a sei strisce verdi.
La medaglia era accompagnata da un diploma che però è andato perso.
Senza il diploma che attesta il servizio reso, la medaglia perde l’assegnazione, ma io so che tale oggetto è sempre stato custodito dalla mia famiglia e ciò mi basta.
Balbo Giacomo morì il 5 settembre del 1867 e non ebbe eredi diretti.
All’Archivio di Stato di Torino, sulle coscrizioni, non esistono documenti. Quando nel 1814 i francesi lasciarono il Piemonte, portarono anche via ogni traccia. A Parigi venne costituito l’archivio della Grande Armée presso la Cancelleria della Légion d’Honneur, che fu però distrutto da un incendio nel 1871.
Per chi volesse approfondire: http://www.stehelene.org.