di Toni Balbo
A proposito di avvenimenti che richiamano la famosa rivalità fra Peppone e don Camillo, vi propongo la seguente annotazione di Secondo Cravero nel suo diario (vedi La storia minore n. 9):
“Monache Giuseppine, sono partite da Leynì il 16 agosto dell’anno 1896. Queste suore dovevano partire con la tramvia delle ore 7,30 del mattino e vi era un comitato popolare che voleva fargli gli onori della partenza perché se lo meritavano. Dovevano partecipare il municipio, i pompista e diversi del paese accompagnandole alla tramvia con la musica. Il nostro parroco Don Gioda riunì il suo partito clericale e decidono di farle partire con il treno delle ore 4,30 antimeridiane. Il partito popolare sapendo questo si sono riuniti in comitato.
Le suore appena uscite dall’asilo, percorrendo un centinaio di metri, ecco che la musica già preparata si mise a suonare sino alla stazione.
Il comitato composto dai signori Bonis Cavalier Vincenzo sindaco, Miglietti Giacomo geometra, presidente della musica, Brancot Domenico geometra, Re Antonio, Ferrero Francesco sellaio, Brunetto Luigi, con molta folla salutandole con un discorso le monache commosse piangendo”.
Alcune osservazioni: curiosa la data del 16 agosto e ancora di più il cambiamento dell’ora della partenza, perché?
In quel periodo a Leinì c’erano due partiti, il clericale e il popolare: la riservatezza delle loro riunioni lasciava alquanto a desiderare.
Per essere accompagnate a quell’ora, con le autorità cittadine, con la banda musicale e i pompieri, con tanto di discorso, la folla e le lacrime finali … le suore dovevano averla fatta proprio grossa! Infatti, i ricordi di mia madre e del popolino in generale, riferivano che l’evento era stato causato dallo “stato interessante” delle due monache.
Il parroco, la domenica seguente, ne fece cenno dal pulpito pronunciando la famosa frase “Question ëd nen piesla” (inutile arrabbiarsi).
Cravero Secondo Modesto Michele è nato a Leinì nel 1846 e morto nel 1924.