di Toni Balbo
Ho trovato in rete un testo molto interessante del quale vi propongo di seguito la parte riguardante Leinì. I testi in corsivo, tra parentesi, sono commenti miei.
GUIDA
ALLE CASCINE E VIGNE
DEL TERRITORIO DI TORINO
E SUOI CONTORNI
Opera dell’Architetto Gio. L. Amedeo Grossi
TORINO MDCCXC (1790)
“LEINI’ (scritto proprio così) terra distante cinque miglia da Torino lungo la strada d’Agliè. La Chiesa Parrocchiale è fabbricata sul gusto antico. Il Prevosto della medesima è (di) nomina dell’Illustrissimo sig. Conte di Frossasco (Provana). Evvi una Confraternita sotto il titolo di s. Gio. Battista (della omonima chiesa), ed un beneficio annesso alla Cappella di S. Nicola (situata dove ora c’è il bar Centro), (di) nomina di S.E. il signor Conte Provana. In attinenza di detto luogo vi è il Santuario della Madonna SS. delle grazie, e nel territorio la Cappella di s. Grato (alla cascina Todesca fra le cascine Strello e Devesio) con beneficio annesso.
Nel concentrico del luogo evvi un antico castello minacciante rovina per ogni verso, con una grossa ed alta torre, il tutto appartenente a S.E. il signor Conte Provana di Leinì, ed agl’Illustrissimi signori Marchese di Barolo, e Conte di Frossasco. A notte del castello evvi un bellissimo giardino di detta S.E.
Le case particolari in detto luogo sono quelle dell’Illustrissimo signor Cavaliere Grisi, signori Avvocati Scarrone, Ricciolio, e Carù, signori Medici Bertetti, Caviglione, Sasso, e Zansi, Notaj Casetti, Vallino, e Saroldo, Cerusici (medici chirurghi) Briolo, Papurelli, Raineri, e Zucca, questa con un bel giardino; signori Chiotti, Dolero, Maffei, Ponzone, eredi Roncina, Salteri, e Saroldo, Speziali (farmacisti) Grogno, e Taviglione.
Nel territorio vi sono le ville degl’Illustrissimi signori Cavaliere Pes-Pes edificata dal medesimo nel 1786 (cascina Musica). Conte, e Senatore Michele Antonio Francesetti de Hautecour (cascina in via Roveglia), Senatore Virginio, e finalmente un grosso edificio, e cascine de’ Padri del Carmine di Torino (cascina dei Frati).
Anticamente il detto luogo era cinto di muraglie, di cui ancora rimane una parte. La Comunità del medesimo compone anime 3000. a un di presso (all’incirca). Prevosto della medesima signor D. Bernardi. I beni del territorio vagliono i migliori ll. (lire) 1200, i mezzani ll. 800., e comunemente ll. 600.”
Di seguito l’abitato di Leinì in una carta databile intorno al 1750