Il tricentenario dell’apparizione della Madonna a Leinì

Proponiamo l’articolo apparso su La Stampa riguardante i festeggiamenti per il tricentenario della apparizione della Madonna delle Grazie. Abbiamo omesso la lunga descrizione dell’evento miracoloso, già conosciuto dai leinicesi, consistito nella apparizione della Madonna al sordomuto Regina che, pregandola affinché facesse cessare la peste, riacquista i sensi perduti. Per tale fatto la comunità fece costruire il Santuario.

La Stampa – 16 agosto 1930

Diecimila persone a Leynì per il terzo centenario della Madonna delle Grazie

Molti di coloro che ieri avevano stabilito di recarsi a Leynì per la celebrazione del terzo centenario della Madonna delle Grazie, si sono trovati nella necessità di dover o raggiungere quella località con mezzo proprio o rinunciare alla gita, e ciò perché il servizio di autobus, in base ai criteri adottati proprio ieri, (giorno in cui qualunque servizio di trasporto avrebbe dovuto essere intensificato), ha fatto rimpiangere seriamente la tanto deprecata caffettiera (nota: così era chiamata la tranvia Torino-Leinì in esercizio fino a qualche anno prima). Basta considerare che dopo le 9,30 circa del mattino e fino verso mezzogiorno, i gitanti non hanno più trovato un autobus che li portasse a Leynì; e da Leynì, dalle 13,20 circa fino alle 19,20, più nessun automezzo è partito alla volta di Torino.
A Leynì, comunque, se è mancato qualche centinaio di torinesi, la festa della Madonna delle Grazie è riuscita ugualmente imponente per l’intervento di oltre diecimila persone provenienti da tutte le località del Canavese, e specialmente dai piccoli paesi più vicini. Per la prima volta la statua della miracolosa Vergine è stata ieri portata in processione per le vie del paese vistosamente addobbate ed infiorate. L’avvenimento era vivamente atteso, ed ha raccolto attorno al Santuario, dove è custodita la prima immagine della miracolosa Madonna dipinta sul pilone dell’apparizione, una folla enorme di devoti, che ha ascoltato in religioso silenzio la calda ed affascinante parola di S. E. Mons. Nicolao Filone, vescovo di Alessandria, il quale ha rievocato il miracolo della Madonna.
Il sordomuto che vide la Madonna.
(omissis …)
La processione per le vie del paese.
Ieri, come abbiamo detto, per la prima volta, coll’intervento del Vescovo di Alessandria, la statua della Vergine è stata portata in processione attraverso le vie del paese.
Il simpatico e laborioso centro agricolo, per l’occasione aveva assunto l’aspetto di insolita festosità. Tutte le vie, nessuna esclusa, erano state addobbate con festoni multicolori e con fasci di bandiere e stendardi dai colori nazionali appesi ai pennoni appositamente eretti nella notte precedente. Dai balconi, dalle finestre, pendevano ricchi e sgargianti tappeti adorni di frange dorate.
Già dalle prime ore del mattino, il santuario della Madonna delle Grazie è stato la meta continua di fedeli che si sono soffermati ad ascoltare le messe e dove i bimbi da S. E. il Vescovo hanno ricevuto la Cresima.
Alle 10 precise, dopo la Messa solenne, celebrata da Mons. Filone, assistito oltre che dal teologo Gioda, prevosto, da tutto il clero locale, la statua della Madonna, portata a spalle, e preceduta da una lunga processione di devoti, dal Vescovo, dal clero in sacri paramenti, dalle autorità locali, fra lequali si notavano il Podestà cav. Violante, il Segretario del Fascio, il Comandante della locale tenenza dei RR. Carabinieri, dalle rappresentanze di tutte le Associazioni locali, ha percorso, fra due ali di popolo inginocchiato, tutto il paese, facendo quindi ritorno, poco dopo le ore 11, al Santuario. Quivi, la Madonna è stata esposta davanti alla porta principale, sotto un ricco baldacchino cremisi.
Nel frattempo, nel piazzale davanti al Santuario e lungo buon tratto della strada provinciale, si erano raccolti gli abitanti di Leynì e circa diecimila pellegrini, per ascoltare l’orazione di S. Em. Filone.
Santuario 1930esterno rid 2Fra i festeggiamenti che erano in programma, uno era di particolare interesse per la sua caratteristica. Si trattava della corsa dei carri che doveva aver luogo alle ore 12, terminate cioè le funzioni religiose della mattinata. Purtroppo lo spettacolo folkloristico non ha potuto avere il suo svolgimento poiché alla partenza si è presentato un solo concorrente: un carro a quattro ruote, vistosamente addobbato, attaccato al quale erano due superbi cavalli con due pennacchi non meno superbi e gualdrappe ricamate. Naturalmente, mancando altri concorrenti, quel carro è stato il vincitore e come tale ha percorso le vie del paese fra l’ammirazione dei leynicesi.
Alle 17 poi, dal Santuario, si è mossa una seconda processione, ed il Vescovo ha impartito la santa benedizione. Alla sera le vie sono state sfarzosamente ed artisticamente illuminate e, in un prato nei pressi del Santuario, ha avuto luogo uno spettacolo pirotecnico.